Minimotoooooo!
http://www.repubblica.it/2007/03/gallerie/motori/minimoto-kart-dastrada/minimoto-kart-dastrada.html
A donkey, a donkey! My kingdom for a donkey!
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Dida 5 - "Queste sono le partite che non sbaglia mai". Si è visto: gli bastano 5' per ricordare ai compagni che con lui dietro c'è sempre da tremare. La non uscita sul primo gol è indegna, ma se poi ci fosse arrivato con le dita sarebbe stato proclamato Santo in diretta. All'intervallo compare nel tabellino marcatori, si gasa e torna più deciso. Bella la parata in tuffo a due mani e sempre bravo sui temuti calci piazzati. Minicolpevole sul secondo gol (Peruzzi l'avrebbe presa). Ingiustificabile sul terzo: Nesta copriva quella parte di specchio, toccava a lui curare il primo palo. Remember Farfan.
Miki, questo post l'ho fatto per te. Tienitelo per domani così lo leggi a lavoro.
DACOURT - "Avevo chiesto un parere a un grande del calcio e la risposta è stata: un signorino del centrocampo. Caspita che granchio! Se c’è uno che va sempre in pressing è questo francese, tipo tosto e combattivo. Oltretutto amatissimo dai compagni".
Tre uomini sono catturati nella jungla dai cannibali. Il re dei cannibali dice ai prigionieri che possono salvare la vita solo se superano una prova: devono andare nella jungla e recuperare 10 frutti dello stesso genere. Così tutti e tre prendono vie separate alla ricerca dei frutti. Quando il primo ritorna dice al re: "Ho portato 10 mele". Il re allora gli spiega la prova: "Devi spingere tali frutti su per il sedere senza cambiare espressione sul viso o sarai mangiato". La prima mela va su, ma la seconda provoca una smorfia di dolore e così il tizio viene mangiato. Poco dopo arriva il secondo e mostra al re i suoi 10 frutti, delle bacche. Quando il re gli spiega la prova pensa di farcela e comincia: 1... 2... 3... 4... 5... 6... 7... 8... Alla nona bacca però scoppia a ridere, quindi viene ucciso. I due si incontrano in cielo. Il primo domanda: "Perché hai riso, giusto quando ce l'avevi quasi fatta?". E il secondo: "Non ho potuto resistere quando ho visto il terzo che arrivava con delle angurie...".
Ho scoperto il mio punto debole. Quando gioco a PES e pesso in venteggio, alla fine perdo sempre. Parlo delle partite secche, perché nei torneini è matematico che vengo eliminato in semifinale. La partita di oggi contro Lele Corazzi ha avuto dell'incredibile: lui ManU, io Milan. Si gioca nel teatro dei sogni, lui in divisa rossa, io in camicetta bianca. Vado in vantaggio con un gran gol di Gila, molto simile a quello di Rolly Whites al Livorno. Raddoppio ancora con Gila, non sembra vero, e sorseggiamo il thé caldo sullo 0-2. Nella ripresa decido di iniziare melinando, pensando di poter arrivare al 90' sullo 02 e potergli dire "ti ho fatto er prefisso". Pensiero che si avvalora quando una conclusione in mischia (forse ancora del gilagina) viene fermata dal palo. Sì, forse il tre a zero all'Old Trafford sarebbe stato troppo. E' il 70' e Mister Corazzi decide di ricorrere a un cambio. Dentro Ole Gunnar Solskiaer, the Nightmare, la Pesadilla. Prima azione e va subito in gol. Batto, perdo palla, e Scholes pareggia i conti. In 2' il lavoro di gilagina va a peripatetiche. E non è finita. 3a2, non mi ricordo manco di chi, e 4a2, questo me lo ricordo, ancora del norvegese faccia da bimbo. Quando l'arbitro comunica i minuti di recupero, Superpippo accorcia le distanze, ma è un 4-3 che ha il sapore amaro della beffa.
Oggi l'ambasciatore del Kuwait ha fatto visita ad Appiano. Ha dispensato abbracci a destra e a mancini ed ha portato i suoi complimenti ai suoi idoli. Figo gli ha regalato la sua maglietta. Il più felice di vederlo però è stato Stankovic.
Totocosasisonodetti
Stankovic
1) "Ridammi il poggiatesta del cayenne, ti ho visto che l'hai nascosto sotto la camicia!"
2) "Ti vedo in forma! domenica giochi con noi?"
3) "Mi accompagni a fare benza? ho lasciato la tessera Q8 a casa"
Ambasciatore
1) "Il viaggio in treno è stato snervante"
2) "Hai 5 euro da prestarmi? sai, mi sposo..."
3) "Mi sono laureato! stasera tutti al Puerto Alegre!"
La foto l'ho presa da inter.it, sito ufficiale dell'Inter.
Non la cedo a nessuno, inutile cercare di convincermi.
Sono intransigente verso chi se ne volesse appropriare a fini commerciali, ma soprattutto promo-pubblicitari e/o di lucro.
Fatico ancora a credere che sia stato tutto così facile. Che bello battere Khan, ogni volta è un piacere: Culone Clarence ha subito raddrizzato la partita e da lì è stato tutto in discesa, zero sofferenza. Qualche bell'intervento di Dida (stavolta non si è scansato, e addirittura non l'ho sentito dire "non vale! tiro troppo forte!") e poi supremo Nesta. Bellissimo lo scatto del neoentrato Gourcuff in versione cavallo destinato alla macelleria equina di via Novara. E ora c'è il Manchester di United. Due anni fa Crespo a domicilio e Crespo in casa... ok sarà un altro Manchester (non che quello non fosse forte) e non abbiamo più Hernan. Però bisogna vincere, perché una cosa è certa: ad Atene, dall'altra parte, o ci arriva Sheva o ci arriva il Liverpool. Non aggiungo altro.
Da circa una settimana il sito Gazzetta ha cambiato formato. E' diventato bianco con pochi inserti timidamente rosati (sarebbe stato troppo caratteristico lasciarlo rosa) e si è dato alla pubblicità come neanche Media Shopping. C'è la sezione video divertenti e una specie di forum. Sempre meno gli articoli di informazione, pochi i commenti di sport. Ed ecco come titola la home page alle ore 15 del giorno in cui il Milan si gioca la permanenza in Champions.
Sette come i 7 Re di Roma.
Torno da Spotorno. Diciamo la verità, ci sono andato solo per fare questa battutona, la supergrigliata era una scusa.
300. "Spartaniiii!" "UA! UA!"
Ore 23, al Boh?!
Il mio silenzio di quaranta ore non è servito a sbollire la rabbia o ad annebbiare il ricordo. DIDA.
Pelly si era giocato il risultato esatto di milan bayern.
Prima che cominciasse la partita che ha estromesso il milan dalla champions ho fatto un salto all'Esselunga. Quando sono alla cassa, una impiegata si avvicina alla sua collega che mi stava servendo il conto:
Ho puntato la sveglia per domani: 13:50. Tempo di sciacquarmi la faccia e vedermi sport time. Dopo quattro notti pressoché inesistenti (il mio letto non mi riconosce più, non guaisce quando mi vede) mi appresto a una seduta - o dovrei dire sdraiata - da fare invidia al capobranco dei bradipi della selva amazzonica. Per il momento però non esiste che questa giornata finisca con un anticipato ritiro sotto il piumone, quindi registrerò i fatti del 2 aprile 2006, giornata epica. Il risveglio è brusco ma c'è da vedere la laurea di paul. Appuntamento con robi alle 8,50 in santambrus angolo optikal kino, ma il tram mi miniritarda: quando capisco di sforare di 6' decido di scrivergli un sms per avvisarlo di non aspettarmi, e azzardo un "tanto la stanza della laurea sarà quella di fabri e della vale" (negri da oreggio). Sbaglio destinatario, al posto di robi lo mando a ricky morandotti. Me ne accorgo subito e allora altro sms per scusarmi "ricky non era per te, stai pure a bologna". Raggiungo robi, in versione petroliere, e dopo trentadue passi scovo teo. Richiamo la sua attenzione e procediamo come tre fighi. Altri trentadue passi e incrociamo valeri pigs, che lavora alla vodafone, dove ci si può vestire tendenza. Finalmente in cattolica, chiediamo dove si laurei il Siravo e la stanza risulta non essere negri da oreggio, bensì la cripta. Si scende in cripta e paul indossa, come promesso, la divisa dell'aston villa. Delicatissimo. Bella la cintura dell'irlanda, checché ne dicano alcuni coetanei dai dubbi gusti nel vestire. La ex morosa del buon corazzi importuna paul con domande assillanti sull'orario della propria discussione (che però è triennale, precisiamo). Paul la castiga con un "novellina" e lei smette di importunarlo. Più tardi arriverà anche il corazzi e con maestria saluterà una delle tante fanciulle con una frase sempre gradita alle donne: "sei ingrassata!". Grande lele. Nel frattempo i piedi castigati nelle scarpe di legno cominciano a chiedere perdono, e le ginocchia si aggiungono alla litania pregando il cervello di andare alla ricerca di un posto a sedere preferibilmente comodo. La laurea di marco è la risposta alle preghiere dei miei arti inferiori. A dir la verità non ci capisco niente, e daniel mi rimprovera di aver abusato di una discussione di laurea a fini terapeutici personali. Daniel però deve stare zitto, perché nel pomeriggio toccherà a lui. Riposate gambe e cervello, mi concedo una pausa e la sfrutto per chiedere a stefano quale sia effettivamente il suo lavoro, quello che svolge nel centro di milano, e non ad affori come sostiene la vale. Per fare ciò mi perdo la discussione della guale e pure della ex morosa di corazzi. Poi però arriva il momento di paul.