Santiago cortacabezas
Gli sfondi desktop di Windows li prendono a Santiago
Mentre Fabri mi chiedeva dove fossi e Tuvy faceva il verso del dormiente, io mi concedevo una minivacanza nella vacanza. Viaggio prenotato da un mese ma atteso da mò, perché erano due anni che non mettevo piede nella bella Compostela che tanto mi ha dato durante il mitico erasmus. Per fare le cose in grande mi sono portato il Sire e Robi, che a Santiago diventeranno "i fratelli".
Viaggio aereo con la formula dei quattro quarti (4 voli in 6 giorni) e quindi una condanna per il Sire, che è un po' il Dennis Bergkamp di via Mar Nero. Per arrivare a Santiago da Milano infatti o ti chiami Luisa Ancelotti e ci vai in elicottero, oppure ti becchi la doppia tratta Orio al Serio-Ciampino e Ciampino-Santiago. Non certo il massimo della vita, ma quando c'è la fede di mezzo, i mezzi cominciano a tremare. La Fede infatti sta a Roma, e nonostante la laurea della Biba al San Raffaele coincidesse col nostro arrivo, tutto va nel migliore dei modi: la Biba prende 110 e lode e superjolly e noi troviamo tutti i confort del mondo al terzo piano di casa Carli, per poi visitare la città in lungo e in largo incontrando nientepopòdimeno che Franco Carraro a piede libero. Rifocillati da un'ottima cena trasteverina (ci ho ripensato, gli spaghetti non erano piccanti) ci si prepara mentalmente al secondo dei quattro voli. Il Sire in aereo fa finta di leggere Kapuscinski ma in realtà se la fa sotto e non fa altro che pensare ai brasiliani che non sanno atterrare o all'ipotesi che il comandante possa aver lasciato i comandi allo stagista di turno, che nella più completa delle fantasie è Oba Oba Martins.
In ogni caso in tre ore di volo si arriva a Santiago. 15' di navetta e si è già in città. Rivedo Jose, commozione, abbracci, tarallucci, vino. Arrivati a casa (alla fattoria?) conosciamo conigli, gatti e tartarughe che la popolano, e i loro coinquilini: oltre a Jose, Xoxe, Gloria, Rania il giardiniere, e pure Honza, che rivedo dopo due anni. Notiamo che siamo tutti uguali a due anni fa. E mi chiedo: se tra altri due anni dovessimo essere ancora uguali, perché mai dovremmo cambiare tra 4 anni? e allora perché quando avremo 80 anni? la vecchiaia, valla a capire.
E la memoria? vai a capire pure lei: la cameriera dell'Orecchia, dopo due anni si ricorda di me. Un posto in cui sarò stato due, massimo tre volte. Misteri compostelani.
Il giorno dopo decidiamo di noleggiare un bolide fiammante. Con 40 euro a testa ci assicuriamo un peugeot 207 nuovo di concessionario, per 3 giorni. Ci porta a Noia, Porto do Son, Sanxenxo e Vigo, passando per la profumata Pontevedra.
Le ultime 24 ore galiziane, però, le passo all'insegna dello sport. Se avessi dovuto scrivere un libro sul ping pong prima di sabato l'avrei intitolato "Il ping pong, questo sconosciuto". Mi credevo bravino, ma messo alla prova dallo spietato Robi e dal sapiente Sire (promosso a mio Maestro Miaghi di questa disciplina) scopro di essere una nerchia.
Mi metto di buzzo buono e il Sire scorge in me incommensurabili margini di miglioramento. In due ore mi trasforma in un cavaliere del ping pong, tramandandomi le mosse del coniglio e del rovescio difensivo, del taglio della torta e di Santiago scacciamori. Insomma sono diventato un giocatore, e se dovessi scrivere un libro sul pingpong, adesso lo intitolerei: "Cento modi di vincere a ping pong con la mossa del coniglio".
Adesso non per gasarmi, ma il punto-vittoria in schiacciata di rovescio contro Jose è stato da brividi.
Se i muri di Rua dos Pelamios avessero avuto mani, avrebbero fatto tremare la Galizia dagli applausi.
5 Comments:
commento velocemente la storia del pingpong con una frase di Francisco (da te manco citato, vergogna):
"Credefo erafate pazzi.. sono arivato e ciocafate.. dopo cuatro ore sono uscito e ancora ciocafate..."
24 julio, 2007 11:50
non ho citato neanche il povero magrebino romano a cui il sire ha amputato un piede. E' un post in evoluzione, col tempo verrà fuori tutto.
24 julio, 2007 12:08
e nemmeno il venditore ambulante che ha abbordato roby a piazza navona, se è per questo.
24 julio, 2007 20:20
specifichiamo:
venditore ambulante = SOGGETTO
roby = COMPLEMENTO OGGETTO
24 julio, 2007 20:31
Vogliamo che il Sire paghi lo sgarro fatto alla comunita magrebina!
Anfame!
25 julio, 2007 02:10
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