Toros y burros

Per ringraziare Robbi per la realizzazione del nuovo assetto grafico bloggistico, gli dedicherò questo post culturale. E' la storia dei sagomoni a forma di toro della Osborne, marchio pubblicitario divenuto simbolo nazionale in Spagna, prima di imbattersi nell'ira dei separatisti catalani. I tori Osborne iniziano a spargersi per tutto il territorio spagnolo (isole comprese) dal 1957, quando erano ancora in legno, e raggiungevano "solo" i quattro metri di altezza (più o meno due Siry, uno sopra l'altro, per capirci). Le condizioni climatiche avverse al progetto taurino fecero sì che dagli anni sessanta cominciassero a diffondersi tori di metallo, che raggiungevano un'altezza variabile dai 7 ai 14 metri, più o meno come la tega di marione melchiot, per capirci. Nel 1988 la svolta: una legge generale stradale ordina il ritiro di ogni pubblicità visibile da qualsiasi strada statale. Nel settembre '94 il regolamento generale delle strade è più preciso: i tori della Osborne devono essere ritirati. Probabilmente bruciava ancora la sconfitta ad usa94, ma autoflaggellarsi che senso ha? La legge masochista infatti non paga. Molte le comunità che si ribellano in favore dei sagomoni cornuti, e il Tribunale Supremo, nel dicembre '97, sentenzia a favore del mantenimento dei tori, causa "interés estético o cultural" che gli si riconosce. A questo punto entrano in gioco gli invidiosi catalani, che non accettando il simbolismo rappresentato dal toro nei confronti della Spagna, iniziano un'opera di smantellamento e abbattimento dei suddetti sagomoni. Le autorità non riescono a star dietro al boicottaggio catalano, che non si limita a far scomparire decine di tori dalle strade statali: sul suolo catalano vengono infatti impiantati asinelli destinati a diventare la nuova mascotte nazionalista. Un comportamento da bambini invidiosi e capricciosi. A la mierda el burrito: io, che i tori Osborne li ho visti di persona, non mi spiego come si possa essere così barboni d'animo. Quando uno è alla guida da quattro ore e tutta la campagna si somiglia, un toro Osborne viene come una manna: piovoso, attorniato da nebbia o nell'ora del tramonto, lo si può solo ammirare con gioia. Solo un asino non lo può capire.