Obiezione a Robbinho

"Guarda Manu, io sono "contro" i cartoni animati. Nel senso che a 25 anni credo sia arrivato il momento di smettere di vederli"

Cosa mi tocca leggere tra i commenti dei vari blog... e poi nel blog del rispettabilissimo Robbinho, non me lo sarei mai aspettato. Venticinque anni non vuol dire niente, il bello rimane bello in sè, non perde bellezza a seconda del fruitore. Quindi se da piccolo ti piaceva il ciucciotto vuol dire che è bello, e se a cinquant'anni non ne hai più voglia è troppo comodo disprezzarlo. Rimane potenzialmente bello, pur non essendolo in atto. Non usarlo, ok, ma non parlarne male.
La soggettività entra in gioco solo nella differenza che si può trovare tra le cose belle che non lo sembrano più e le cose considerate non belle a priori. Per i cartoni animati non vale l'esempio del ciucciotto, d'altronde non ho mai visto nessuno ciucciare un cartone animato. Ma quello che voglio dire è che mi stupisce trovare ancora qualcuno che pensi che ci sia un'età per i cartoni animati. L'arte è arte, cosa c'entra l'età. A parte che poi, i film d'animazione (perchè è di questi che parla robbinho) negli ultimi anni hanno salvato un cinema che per trasmettere valori morali poteva contare solo su steven seagal e pochi altri eroi. Ammesso che la funzione del cinema sia moralizzare, ma mi sembra evidente che opere d'arte come l'Era glaciale e Monster&Co non solo moralizzino ma intrattengano come Dio comanda. Shrek, gli Incredibili, per non parlare di quello che non saprei se classificare come cartone o come "arte in movimento": Les triplettes de Belleville. Quindi Robbè, mi aspetto che ti rimangi la tua dichiarazione, sicuro che ti sia uscita senza pensarci su. In caso contrario, preparati a ricevere visite dalla mafia francese, e occhio a non farti trovare senza un buon vino da offrirgli.